La mostra-museo del castello di Arcidosso presenta per la prima volta in modo ampio e comprensibile i risultati delle principali ricerche storico-archeologiche condotte dal 2000 al 2013 sul medioevo amiatino e maremmano dalla cattedra di archeologia medievale dell’Università di Firenze. Molte sono le novità, rispetto a quanto finora noto al di fuori della comunità scientifica nazionale e internazionale. La storia materiale del castello di Arcidosso e dei centri storici della montagna e delle colline del Fiora (da Abbadia San Salvatore a Sovana, Pitigliano e Manciano) viene ricontestualizzata nel quadro della contea aldobrandesca e nelle vicende geo-politiche italiane ed europee dei secoli X – XIV. Dai suoi primordi, con un ruolo importante giocato da Ugo di Toscana, marchese dal 960 circa al 1001 e ‘fondatore’ della nostra Regione, alla sua piena fioritura, con la creazione del più grande stato feudale del centro Italia e fino agli esiti trecenteschi, con l’avanzata politica e militare di Siena sul territorio ex aldobrandesco.
un nuovo museo. Università di Firenze e Comune di Arcidosso hanno voluto fare del castello aldobrandesco un luogo della memoria storica ma anche del dibattito culturale e scientifico contemporaneo. Un luogo da vivere per conoscere il passato, valorizzare il presente e progettare il futuro. Superando una logica campanilistica, la mostra-museo aspira a porsi come una chiave passe-partout per comprendere i paesaggi amiatini-maremmani, valorizzarli e tutelarli, a disposizione di residenti (locali, territoriali, provinciali) e visitatori (nazionali e internazionali). Queste alcune delle caratteristiche salienti: testi in italiano e inglese; accessibilità tattile e concettuale per non vedenti e ipovedenti (in collaborazione con la Stamperia Braille della Regione Toscana); percorso di visita per famiglie con bambini in età scolare; uso dell’arte contemporanea per la comunicazione storico-archeologica (opere di Riccardo Polveroni); reperti da recentissimi scavi archeologici – incluse le rarissime castagne amiatine dell’anno 1000 – (in collaborazione con la Soprintendenza BB. Archeologici della Toscana); collaborazioni scientifiche e professionali nazionali e internazionali per allestimenti, illustrazioni, foto-documentazione e progetto di comunicazione.
una nuova archeologia. I temi chiave della mostra-museo non si limitano ai risultati delle ricerche scientifiche ma offrono specifiche informazioni anche sui metodi più recenti della ricerca archeologica medievistica nazionale e internazionale. Protagonisti della ricerca e della comunicazione saranno quindi anche i metodi dell’Archeologia Leggera e dell’Archeologia Pubblica, settori in cui la cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze dispone di eccellenze nazionali e internazionali. Le ricerche oggetto della comunicazione in mostra sono state finanziate da MIUR (progetti di ricerca di interesse nazionale), UE (IC Leader Plus, ENPI CIUDAD), Università di Firenze (progetto strategico di ateneo), Comune di Arcidosso e altri EE. LL. Il Castello di Arcidosso aspira quindi a porsi, con questo nuovo allestimento e con l’attività che Comune e Università intendono sviluppare nel prossimo quinquennio, come punto di riferimento per l’integrazione dei contenuti culturali nella progettazione dello sviluppo socio-economico rurale, a livello nazionale ed europeo.
APERTURA/INAUGURAZIONE
Mostra-museo permanente:
“Il Medioevo. Arcidosso e la nascita del paesaggio amiatino e maremmano (secc. X-XIV)”
Luogo e data:
Castello di Arcidosso, 58031, Arcidosso (Gr)
6 DICEMBRE 2014 – ORE 15.30