La città e le case. Normative, funzioni e spazi (XII- XIV secolo) – Convegno internazionale di Studi

La città e le case. Normative, funzioni e spazi (XII- XIV secolo)Si terrà tra il 7 e il 10 aprile 2021 in modalità telematica il Convegno Internazionale di StudiLa città e le case. Normative, funzioni e spazi (XII- XIV secolo) promosso dall’Università della Tuscia (DISTU), l’Associazione Storia della Città ed il Comune di Soriano nel Cimino (Vt) e del Museo Civico dell’Agro Cimino, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, della SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani), della Fondazione Carivit e dell’ Ente Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino.

Hanno aderito al Convegno numerose università italiane; il Comitato Scientifico organizzatore è infatti composto da: Paul Arthur (Università del Salento), Marco Cadinu (Università di Cagliari), Alexandra Chavarria Arnau (Università di Padova), Elisabetta De Minicis (Università della Tuscia) Rosa Fiorillo (Università di Salerno), Michele Nucciotti (Università di Firenze), Giancarlo Pastura e Giuseppe Romagnoli (Università della Tuscia).

L’iniziativa avrebbe dovuto tenersi a Soriano nel Cimino (VT), cittadina che negli ultimi anni ha ospitato frequentemente iniziative legate all’Archeologia Medievale ma, visto il protrarsi dell’emergenza sanitaria, il convegno si terrà esclusivamente in modalità a distanza, anche per favorire la partecipazione di numerosi studiosi stranieri (Link di accesso: https://unitus.zoom.us/j/92091893330 Streaming: https://www.facebook.com/Case-e-torri-medievali-101851395318415)

Nei cinque convegni che sono preceduti intitolati “La città e le case” (Città della Pieve, 1990; Città della Pieve, 1992; Città della Pieve, 1996; Viterbo-Vetralla 2004; Orte 2013) (i pdf dei volumi sono disponibili sul sito www.storiadellacitta.it), curati da Elisabetta De Minicis ed Enrico Guidoni, è stata presentata una ricognizione sistematica dei diversi ambiti prevalentemente regionali in modo da ottenere uno spaccato importante delle strutture originali presenti sul territorio italiano.

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